Inviare messaggi
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I messaggi inviati dagli enti in IO sono sempre comunicazioni di carattere personale, in quanto indirizzate a uno specifico utente.
L'ente può interrogare il back end rispetto al Codice Fiscale di un utente di cui è a conoscenza e a cui ha qualcosa di personale da comunicare. Se il Codice Fiscale risulta presente tra gli utenti dell'app e ha il servizio attivo, l'ente è autorizzato a procedere e inviare la propria comunicazione.
Nel caso in cui l'ente invia messaggi tramite IO ai legali rappresentati di persone giuridiche, non sono previsti verifiche sulla corrispondenza del Codice Fiscale del legale rappresentate e della persona giuridica.
Ne consegue che è escluso sia l’invio di comunicazioni massive alla totalità dell’utenza di IO, sia l’invio a utenti che non siano destinatari diretti dei servizi erogati.
I messaggi che vengono inviati su IO possono essere di diverse tipologie e arricchiti a seconda di:
Quale tipologia di contenuto viene veicolato: informativo, di pagamento o di scadenza;
Come viene gestito il contenuto del messaggio: statico o da remoto.
In generale, i messaggi possono essere:
messaggi informativi: messaggi di testo che possono riguardare un aggiornamento relativo, ad esempio, a un nuovo documento disponibile o a un’istanza presentata all’ente;
messaggi che veicolano un pagamento: messaggi che contengono informazioni relative a una posizione debitoria, con il promemoria della data di scadenza entro cui effettuare il pagamento e il pulsante “Vedi avviso” per procedere al pagamento. Per questo tipo di messaggi è necessario inserire i campi relativi al payment_data
(Codice Avviso, importo da pagare, data di scadenza);
messaggi che veicolano una scadenza: messaggi che contengono una data di scadenza o da ricordare (come il promemoria della scadenza di un documento da rinnovare o la data entro cui iscriversi a un servizio). Per questo tipo di messaggi è necessario utilizzare il campo due_date
nel payload del messaggio.
Con il Single Sign-On è possibile inserire nei messaggi un link che rimanda il cittadino a siti di terze parti, sfruttando l'autenticazione SPID/CIE già usata su IO, senza dover fare quindi una nuova login.
Rispetto ai messaggi base, è possibile arricchire i messaggi con alcune funzionalità aggiuntive. Se richiesto, tramite integrazione aggiuntiva è possibile:
Aggiungere allegati ai messaggi
Verificare in ogni momento se i messaggi sono stati inviati, ricevuti o letti
Se presente un avviso di pagamento, l’ente può verificare in ogni momento se è stato pagato
Se il cittadino dà il suo consenso, e la posizione debitoria associata presenta una data di scadenza, si possono generare notifiche push che ricordano al cittadino che il messaggio è stato letto ma non ancora pagato.
Oltre alle categorizzazioni precedentemente descritte, i messaggi sono identificabili in due tipologie, secondo la modalità di gestione del contenuto prevista dal tuo Ente:
Messaggi tradizionali, ovvero i messaggi il cui contenuto è invariabile nel tempo e definito al momento del loro invio;
Messaggi a contenuto remoto, ovvero i messaggi il cui contenuto non è gestito direttamente da IO ma fornito dai tuoi sistemi al momento della loro fruizione da parte del destinatario. In particolare, i messaggi a contenuto remoto sono pensati per le comunicazioni che veicolano informazioni sensibili.
Attenzione alle informazioni sensibili
In caso di informazioni sensibili da veicolare nei messaggi di IO, puoi usare i messaggi a contenuto remoto. Non inserire informazioni personali o dati sensibili all'interno del titolo di un messaggio tradizionale e assicurati che al suo interno ci siano solo i dati strettamente necessari. Scopri di più nella sezione dedicata alle Informazioni sensibili.
Puoi trovare informazioni di dettaglio sui messaggi a contenuto remoto nella .