Le più frequenti criticità imputabili agli EC
In questa pagina si raccolgono le criticità più frequenti lato Enti Creditori
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Da un’analisi condotta dalla PagoPA S.p.A. risulta mancante l’indicazione relativa al tavolo operativo, informazione di primaria importanza.
In quest’ottica vi ricordiamo che tale informazione deve essere mantenuta costantemente aggiornata rispetto alla realtà organizzativa dell’Ente Creditore.
Per procedere alla verifica del dato, al suo inserimento e/o correzione, si rimanda al seguente manuale presente sul DevPortal:
Ricordiamo che il tavolo operativo è un contatto raggiungibile 24x7, il cui ruolo è facilitare i contatti tra la piattaforma pagoPA e gli Enti Creditori e/o Partner Tecnologici.
Solo poco più del 30% degli aderenti alla piattaforma pagoPA ha effettuato il passaggio obbligatorio al modello unico di pagamento dismettendo sia il modello 3 che vede una percentuale maggiore. L’adozione della nuova modalità comportata una incisiva semplificazione dei processi di pagamento, il miglioramento dell’esperienza utente e l’ottimizzazione della gestione da parte di tutti i soggetti coinvolti (PagoPA, PSP ed EC) con conseguente riduzione dei casi di errore, gestione degli incident e manutenzione applicativa.
La pubblicazione di indirizzi IBAN nelle ricevute di pagamento viola le disposizioni di cui al paragrafo 5 delle Linee guida per l'effettuazione dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi, ove è precisato che “Per evitare che siano eseguite operazioni di pagamento al di fuori del Sistema pagoPA, gli Enti Creditori non devono esporre in alcun modo, neppure sul proprio sito web, ne' sugli avvisi di pagamento, gli IBAN dei conti di pagamento utilizzati nel Sistema pagoPA”.
Tale divieto, che non prevede eccezioni, decorre dalla data di pubblicazione delle Linee Guida (Gazzetta Ufficiale n. 152 del 3.7.2018) ed il relativo rispetto è ancora più cogente in quanto interessa sia i beneficiari dei pagamenti, sia i prestatori di servizi di pagamento, anche in considerazione del divieto, per questi ultimi, di eseguire operazioni al di fuori del Sistema pagoPA.
In considerazione della centralità, a livello nazionale, del Sistema pagoPA quale piattaforma unica per la gestione degli incassi, segnaliamo la necessità di eliminare ogni riferimento presente nella modulistica relativo all’IBAN di soggetti tenuti per legge all’adesione al Sistema pagoPA, quali beneficiari dei pagamenti.
Quando un Ente Creditore chiude un conto di accredito e/o ne apre uno nuovo e non aggiorna l’IBAN censito sul Backoffice, i pagamenti che veicolano un IBAN di riversamento non più attivo e gli SCT effettuati dai PSP vengono rifiutati.
E' necessario che i Referenti dei Pagamenti aggiornino costantemente i dati relativi agli IBAN di riferimento, onde evitare problemi di mancato riversamento, squadrature e impossibilità di riconciliazione.
A seguito di un incremento delle segnalazioni da parte dei PSP di bonifici non andati a buon fine è stata effettuata una analisi, basata sul Check IBAN, circa la validità dei dati presenti sul nodo.
Dall’analisi effettuata è stato rilevato che il 21% di quelli censiti risultano errati; nel dettaglio, più dell'11% degli EC aderenti presenta solo IBAN errati (tipicamente scaduti), mentre per un 37% l'IBAN valido è spesso affiancato da una serie di IBAN errati.
Ricordiamo che, come previsto dalle SANP, L'EC deve comunicare qualsiasi tipo di variazione in relazione ai propri IBAN di accredito con almeno 7 giorni di anticipo rispetto alla data di decorrenza della modifica.
Si chiede a tutti gli Enti Creditori di provvedere ad aggiornare i propri IBAN censiti su Area Riservata, rimuovendo quelli non più validi e assicurandosi che sia presente almeno uno in corso di validità.
Se un Ente Creditore tarda nell'adeguamento alle specifiche SANP, influisce sulla qualità del servizio che pagoPA è in grado di erogare, rendendo complesso e oneroso il mantenimento di servizi deprecati. La tempistica richiesta per l'adeguamento viene sempre proporzionata all'importanza della specifica.
A partire da marzo 2023 le già deprecate “primitive” paaAttivaRPT e paaVerificaRPT (relative alle SANP 2.2.2) non saranno più manutenute.
Le attuali specifiche SANP prevedono che un Ente Creditore non possa più avvalersi della configurazione con aux digit uguale a 0, un tempo prevista e permessa solo a quei soggetti che avevano un unico punto di generazione. Ad oggi, si rilevano ancora molti casi di stazioni che presentano Enti Creditori con aux digit a 0. Ove possibile, è prevista una configurazione parallela con aux digit a 3, in modo da permettere all'Ente Creditore di smaltire gli Avvisi di pagamento emessi con aux digit 0.
Si riscontrano diverse posizioni debitorie la cui data di scadenza comunicata dall’ente è troppo lontana (es.: 31/12/2099) o appartiene al passato. Si ricorda che la piattaforma pagoPA non opera alcun blocco preventivo rispetto alla data di scadenza riportata dall'Ente Creditore nel campo dueDate previsto dalle specifiche.
È sempre responsabilità dell'Ente Creditore tenere aggiornato lo stato di una posizione debitoria, così come l'inserimento corretto della data di scadenza.
Il campo dueDate
è opzionale e va popolato con l'effettiva data di scadenza riportata sugli avvisi di pagamento. Questo consente di mostrare l'informazione all'utente che intende pagare l'avviso tramite canali digitali (es.: l'app IO, pagoPA Checkout).
Se presente, rappresenta la data di scadenza riportata sull'avviso di pagamento e va comunicata secondo il formato: ISO 8601 [AAAA]-[MM]-[GG].
Se l'avviso non prevede alcuna data di scadenza, bisogna lasciare il campo vuoto ed evitare di inserire date fittizie (es.: 2099-31-12).
PagoPA S.p.A. non è responsabile della correttezza delle informazioni comunicate dall'Ente Creditore, e non effettua alcuna verifica sulle stesse.
PagoPa S.p.A. si riserva la facoltà di non mostrare sui canali digitali la data di scadenza nei casi descritti di seguito:
formati errati che non rispettano lo standard ISO 8601;
date troppo lontane o riferite al passato (es.: 2099-12-31, 1800-12-31).
Tale facoltà è necessaria per migliorare l'esperienza degli Utenti e ridurre le richieste di assistenza sui propri canali e su quelli degli Enti Creditori.