Codice IUV nel caso di pagamenti attivati presso l'Ente Creditore
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Come già indicato, l’EC è libero di strutturare secondo le proprie esigenze la composizione del codice IUV, tenendo in debito conto che tale codifica deve essere predisposta in conformità agli standard internazionali, in particolare dovrà essere rispettato il limite massimo di 35 caratteri imposto dagli standard SEPA usati per la disposizione di accredito.
In alternativa, il codice IUV può essere generato rispettando lo Standard ISO 11649:2009 denominato anche “Structured Creditor Reference” (cfr. ).
Tutto ciò premesso, il codice IUV può essere pertanto generato secondo uno dei due seguenti schemi:
Nel caso in cui presso un EC siano presenti “punti di generazione” del codice IUV tra loro diversi e non coordinati ( e ), il codice IUV, generato per essere usato nell'ambito dei pagamenti attivati presso l'ente, potrà essere composto secondo uno dei due seguenti schemi:
Si tenga in ogni caso presente che, al fine di evitare duplicazioni nella generazione del codice IUV, la lunghezza del componente <codice alfanumerico>
dovrà essere costante nel corso del tempo.