Spese della notifica
Il costo della notifica si determina sulla base di quanto previsto dal Decreto 30 maggio 2022 «Individuazione dei costi e dei criteri e modalità di ripartizione e ripetizione delle spese di notifica degli atti tramite la piattaforma di cui all'art. 26, comma 14 del decreto-legge 16 luglio 2022, n. 76». Tale decreto considera due componenti di costo. La prima componente, a copertura dei costi di gestione sostenuti da PagoPA S.p.A., è indicata in 1€ più il costo di eventuali comunicazioni cartacee determinato sulla base delle gare di postalizzazione indette da PagoPA. La seconda componente a copertura dei costi, sostenuti dai mittenti, per l'elaborazione degli atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni oggetto di notifica, per il relativo deposito sulla piattaforma e per la gestione degli esiti della notifica, è indicata in 1€. Questa seconda componente non è prevista per la notifica degli atti dell'amministrazione finanziaria e dell'agente della riscossione.
PN permette alla PA mittente di definire, all'atto della creazione di ciascuna notifica, se il costo di notificazione da ripetere al cittadino sia calcolato alla luce del Decreto citato nel precedente paragrafo o se debba essere calcolato in modo forfettario. Questo secondo caso si applica in caso di leggi speciali relative a particolari notifiche o nel caso in cui la PA mittente voglia farsi carico integralmente dei costi di notifica.
In ogni caso PN fatturerà alla PA mittente le spese effettive di notificazione sostenute per ciascun destinatario della notifica. In caso di destinatari multipli, il pagamento sarà reso disponibile a tutti i destinatari fino al pagamento effettuato da parte di uno di essi (il primo che effettua il pagamento). I costi di notifica sostenuti per raggiungere gli altri destinatari dovranno essere riscossi dalla PA in autonomia.
PN fornisce alla PA mittente indicazione precisa delle diverse componenti del costo della notifica così come previste nel Decreto. In caso di spedizioni cartacee multiple saranno forniti separatamente i costi di ciascuna di esse.
Per permettere la corretta determinazione del costo della notifica, PN mette a disposizione della PA mittente una specifica API che, fornendo Codice Avviso e Codice Fiscale dell’Ente creditore per il pagamento, restituisce il costo della notifica e la data di perfezionamento per il destinatario della stessa. Queste stesse informazioni possono essere dedotte dalla PA mittente a partire dalle informazioni relative allo stato della notifica fornite da PN ma, non essendo queste informazioni disponibili in tempo reale, la modalità corretta di gestione dell'attualizzazione del costo è quella di effettuare tale attualizzazione all'atto del pagamento ed utilizzando l'API menzionata precedentemente. Per gli intermediari tecnologici della piattaforma pagoPA che adottano la modalità asincrona di aggiornamento della posizione debitoria è invece disponibile l’opzione di attualizzazione gestita direttamente da PN integrata nativamente con pagoPA. PagoPA e gli enti apriranno un tavolo di confronto per analizzare le esigenze degli enti per quanto concerne la modalità sincrona di aggiornamento della posizione debitoria e individuare eventuali interventi e funzionalità necessarie, i cui dettagli saranno oggetto di aggiornamento del presente manuale.
A causa dei tempi necessari per inviare a PN gli esiti della spedizione cartacea, la data di perfezionamento potrebbe non essere sempre disponibile all'atto della chiamata all'API. Ad esempio, potrebbe essere disponibile la data di prima visualizzazione della notifica ma non ancora disponibile la data di conclusione della procedura di recapito cartaceo. In questo caso non sarebbe determinabile con certezza la data di perfezionamento.
E' responsabilità della PA mittente utilizzare gli strumenti messi a disposizione da parte di PN per attualizzare correttamente, prima del suo pagamento, la posizione debitoria eventualmente associata ad una notifica. Non sono imputabili a PagoPA S.p.A. errati pagamenti dovuti all'errata attualizzazione delle posizioni debitorie.
Per permettere una corretta gestione dei pagamenti effettuati al di fuori di PN, la PA mittente deve informare PN sull'avvenuto pagamento appena ne viene a conoscenza.
Esempio 1: Un comune invia una multa ad un destinatario a Canicattì, il destinatario è raggiunto con una raccomandata 890 che costa €7. Il comune applica il costo stabilito dal Decreto senza riduzioni. Il costo per il destinatario è €9 (prima componente €8, seconda componente €1). PagoPA fattura al comune €8
Esempio 2: AdER invia una cartella esattoriale ad un destinatario a Milano, il destinatario è raggiunto con una raccomandata AR che costa €4. AdER applica il costo stabilito dal Decreto che non prevede la seconda componente di costo per l'agente di riscossione. Il costo per il destinatario è €5 (prima componente €5, seconda componente €0). PagoPA fattura ad AdER €5
Esempio 3: Una PA Centrale invia una notifica ad un destinatario a Genova, il destinatario è raggiunto con una raccomandata 890 che costa €6. La PA Centrale applica il costo stabilito dal Decreto e può ridurre la seconda componente di costo a €0,50. Il costo per il destinatario è €7,50 (prima componente €7, seconda componente €0,50). PagoPA fattura al comune €7
Esempio 4: Un comune invia una notifica ad un destinatario a Venezia, il destinatario è raggiunto con una raccomandata 890 che costa €8. Il comune si accolla il costo della notifica applicando un costo forfettario pari a €0. Il costo per il destinatario è €0. PagoPA fattura al comune €9
Esempio 5: Una PA Centrale invia una notifica ad un destinatario a Torino, il destinatario è raggiunto con una raccomandata 890 che costa €6. La PA Centrale deve applicare una legge speciale che prevede che il suo costo di notifica sia sempre e comunque pari ad €4,50. La PA Centrale applica quindi un costo forfetario pari a €4,50. Il costo per il destinatario è €4,50. PagoPA fattura al comune €7
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