In questa pagina si raccolgono le criticità più frequenti lato Enti Creditori
Quando un Ente Creditore chiude un conto di accredito e/o ne apre uno nuovo e non aggiorna l’IBAN censito sul Backoffice, i pagamenti che veicolano un IBAN di riversamento non più attivo e gli SCT effettuati dai PSP vengono rifiutati.
E' necessario che i Referenti dei Pagamenti aggiornino costantemente i dati relativi agli IBAN di riferimento, onde evitare problemi di mancato riversamento, squadrature e impossibilità di riconciliazione.
A seguito di un incremento delle segnalazioni da parte dei PSP di bonifici non andati a buon fine è stata effettuata una analisi, basata sul Check IBAN, circa la validità dei dati presenti sul nodo.
Dall’analisi effettuata è stato rilevato che il 21% di quelli censiti risultano errati; nel dettaglio, più dell'11% degli EC aderenti presenta solo IBAN errati (tipicamente scaduti), mentre per un 37% l'IBAN valido è spesso affiancato da una serie di IBAN errati.
Ricordiamo che, come previsto dalle SANP, L'EC deve comunicare qualsiasi tipo di variazione in relazione ai propri IBAN di accredito con almeno 7 giorni di anticipo rispetto alla data di decorrenza della modifica.
Si chiede a tutti gli Enti Creditori di provvedere ad aggiornare i propri IBAN censiti su Area Riservata, rimuovendo quelli non più validi e assicurandosi che sia presente almeno uno in corso di validità.
Se un Ente Creditore tarda nell'adeguamento alle specifiche SANP, influisce sulla qualità del servizio che pagoPA è in grado di erogare, rendendo complesso e oneroso il mantenimento di servizi deprecati. La tempistica richiesta per l'adeguamento viene sempre proporzionata all'importanza della specifica.
A partire da marzo 2023 le già deprecate “primitive” paaAttivaRPT e paaVerificaRPT (relative alle SANP 2.2.2) non saranno più manutenute.
Le attuali specifiche SANP prevedono che un Ente Creditore non possa più avvalersi della configurazione con aux digit uguale a 0, un tempo prevista e permessa solo a quei soggetti che avevano un unico punto di generazione. Ad oggi, si rilevano ancora molti casi di stazioni che presentano Enti Creditori con aux digit a 0. Ove possibile, è prevista una configurazione parallela con aux digit a 3, in modo da permettere all'Ente Creditore di smaltire gli Avvisi di pagamento emessi con aux digit 0.