Nel ricordarvi che le primitive nodoAttivaRPT e nodoVerificaRPT verranno deprecate il 31/03/2023, vogliamo mettervi al corrente che stiamo comunque rilevando un alto tasso di uso delle primitive sopra citate.
Sotto potete trovare delle estrazioni ad esempio per il mese di gennaio relativa alla sola nodoVerificaRPT
Tutti i PSP devono concludere il processo di dismissione delle vecchie primitive e di assicurare che in nessun modo vengano invocate.
Il PSP può generare FdR errati, mancato invio, o ritardo nella spedizione degli stessi, spesso anche successivamente alla richiesta esplicita da parte di PagoPA. Tra le casistiche di errore più frequenti riscontriamo:
produzione di FdR con idFlusso che non corrisponde alla causale del SCT;
FdR con incongruenze rispetto al totale del SCT (con conseguenti squadrature).
Il ritardo reiterato nell'invio di un FdR genera un alto numero di segnalazioni che vanno gestite anche dal PsP, che dovrà procedere alla verifica e correzione dei flussi di rendicontazione sbagliati o mancanti con un conseguente alto impatto di gestione delle anomalie, correzione dei flussi e loro invio.
L’impatto sull’EC risulta critico poichè produce mancate riconciliazioni automatiche che generano ricorso ad azioni manuali sui flussi di cassa. Tale problema è particolarmente rilevante per le casistiche con volumi elevati (es.utilities). Il PSP, inoltre, non produrrà FdR corretti a fronte dei precedenti errati con conseguente stallo della situazione e del processo.
L’impatto su PagoPA è alto perché comporta la necessità di onerose interazioni con i PSP per richiedere la ri-sottomissione dei FdR corretti (talvolta senza successo) oppure per sollecitare l’invio dei FdR mancanti. Il servizio di assistenza di PagoPA è inoltre ingaggiato tramite numerose richieste che comportano un elevato effort di gestione.
Per avere evidenze più tempestive e puntuali, PagoPA ha realizzato un sistema di monitoraggio e quadratura con cui è in grado di evidenziare immediatamente le casistiche di mancato rispetto delle specifiche, procedere con una comunicazione verso i PSP e implementare azioni atte ad intervenire sul comportamento non consentito.
Nel corso del mese di Giugno 2022 il sistema di monitoraggio è stato attivato; nel paragrafo Evidenze monitoraggio Flussi di Rendicontazione si riportano le principali evidenze.
Il PSP non rispetta le modalità di gestione dei flussi di pagamento descritti nelle SANP.
L’impatto per il cittadino è critico perché l’esperienza di pagamento non è conforme e spesso comporta la necessità di procedere a storni e recuperi compromettendo la qualità percepita del servizio.
L’impatto per l’EC è critico perché comporta la gestione di FdR fuori processo, necessità di sistemazioni e/o riprocessamento sui pagamenti incassati ed azioni manuali o specifiche per il PSP per gestire flussi di pagamento non standard.
L’impatto su PagoPA risulta gravoso poichè le numerose richieste che arrivano al servizio di assistenza comportano un elevato effort di gestione.
Per avere evidenze più puntuali ed immediate, PagoPA sta lavorando alla realizzazione del sistema di monitoraggio del traffico in tempo reale con cui sarà in grado di richiedere tempestivamente ai PSP di verificare il corretto adeguamento rispetto alle specifiche descritte. È inoltre in corso una strutturazione del processo di Quality Improvement atto a migliorare la gestione del problema con la definizione delle modalità di rientro per i PSP che risultano inadempienti.
Principali evidenze
Basandoci sulle segnalazioni degli enti creditori, e di alcuni cittadini che non trovano la posizione debitoria chiusa, abbiamo notato un intensificarsi di errori nei riversamenti
La piattaforma pagoPA delega totalmente la gestione dei riversarmenti ai PsP ai quali si chiede di ricordare le seguenti semplici regole per i riversamenti riportate nelle SACI 3.1.0
Nell'evidenziare che il riversamento dei fondi è un punto fondamentale nel processo di riconciliazione automatica, vogliamo ricordare l'importanza sia della puntualità dello stesso che della sincronizzazione con la spedizione del flusso di rendicontazione, tutto il processo è basato su tempistiche ben definite, che permettono all'intero processo di funzionare fluidamente.
L'attivazione nella giornata del 1 Luglio 2022 del processo di monitoraggio atto a verificare il rispetto delle specifiche relative ai workflow di pagamento da parte dei PSP ha consentito di rilevare numerose violazioni.
Sulla base di questi risultati ed altri approfondimenti, PagoPA sta definendo un processo strutturato di comunicazione tempestiva delle violazioni ai PSP interessati ed un conseguente piano d'azione in caso di ripetute inadempienze da parte degli stessi Soggetti.
L'analisi dell'utilizzo delle singole primitive previste nei flussi di pagamento ha fatto emergere due principali problemi:
Problema 1: Mancata gestione del token di sessione real time
Questa casistica si verifica per i PSP che non gestiscono il ciclo di vita del token di sessione; in particolare, per coloro che non si accorgono della sua scadenza e procedono quindi erroneamente con il flusso anche se con token non più valido.
La mancata gestione del token di sessione porta a considerare tutti i tentatavi di pagamento(di uno stesso utente) come tentativi separati. Questo comporta, solo a titolo di esempio, il ripetersi di numerosi tentativi di avvio per lo stesso pagamento in luogo del corretto recupero della eventuale sessione in corso. L'errore generato (PPT_PAGAMENTO_IN_CORSO) impedisce al Cittadino di proseguire con un conseguente abbassamento della qualità de servizio.
Problema 2: Mancata gestione della chiave di idempotenza
La chiave di idempotenza è un dato fondamentale per gestire le casistiche in cui il PSP non riceve una risposta ad una chiamata idempotente.
Può essere generata dal PSP per le chiamate:
activatePaymentNotice
sendPaymentOutcome
Lo scopo della chiave di idempotenza è quello di permettere più volte l’invocazione di una chiamata senza avere side effect sullo stato del pagamento; l'inserimento della chiave di idempotenza nelle request delle chiamate che la gestiscono è obbligatorio, lo scopo di tale strumento è circoscritto ai casi in cui non è stata ricevuta una response, per qualsivoglia motivo, ad una chiamata idempotente.
Non deve essere associato alla chiave di idempotenza il concetto di gestione della sessione di pagamento, che, in realtà, deve avvenire tramite il corretto utilizzo del payment token.
Se un PSP, ad esempio, non riceve la response all'attivazione del pagamento, potrà rifare la stessa chiamata avendo cura di utilizzare la stessa chiave di idempotenza ottenendo, in questo modo, i dati che erano a lui destinati durante la prima chiamata. Qualora non utilizzasse la medesima chiave di idempotenza, otterrà invece in response “pagamento in corso” e non potrà procedere con il pagamento.
L'attivazione nel mese di Giugno 2022 del processo di monitoraggio, atto a verificare la corretta gestione dei FdR da parte dei PSP, ha consentito di rilevare numerose violazioni delle regole riportate nelle specifiche. PagoPA sta definendo un processo strutturato di comunicazione tempestiva delle violazioni ai PSP interessati con conseguente piano d'azione in caso di ripetute inadempienze da parte degli stessi Soggetti.
Di seguito il dettaglio delle evidenze riscontrate relativamente ai FdR che non risultano inviati dai PSP.
Di seguito il dettaglio delle evidenze riscontrate relativamente ai FdR che risultano inviati dai PSP in ritardo rispetto alle tempistiche previste nelle SANP (D+2).
Di seguito il dettaglio delle evidenze riscontrate relativamente ai FdR che risultano non corretti, in particolare per quanto concerne l'importo totale indicato rispetto al corrispondente importo riscontrato sul sistema pagoPA.
Di seguito il dettaglio delle evidenze riscontrate relativamente ai FdR che risultano non corretti; in particolare il focus riguarda l'importo indicato delle singole transazioni rispetto al corrispondente importo riscontrato sul sistema pagoPA.