Leggi questa pagina per saperne di più sui messaggi a contenuto remoto.
Prima di poter inviare messaggi a contenuto remoto è necessario seguire la procedura illustrata in Condivisione configurazione remota
Nello scenario di invio tradizionale di un messaggio su IO, l'Ente richiama l'API esposta per la creazione del messaggio e IO procede alla sua gestione completa in app:
Nel diagramma che segue ti mostriamo la sequenza di eventi che vede coinvolti il suo sistema e quello di IO nello scambio di informazioni col destinatario di un messaggio a contenuto remoto:
il codice fiscale del destinatario (come header).
Il tuo sistema potrà quindi recuperare e trasmettere a IO il contenuto delle precondizioni verificando al contempo che la richiesta pervenuta sia relativa proprio a quel destinatario.
Per maggiori informazioni sul significato dei singoli campi , fai riferimento a Inviare un messaggio a contenuto remoto.
il codice fiscale del destinatario (come header).
Il tuo sistema potrà quindi recuperare il contenuto del messaggio verificando al contempo che la richiesta pervenuta sia relativa proprio a quel destinatario.
Per maggiori informazioni sul significato dei singoli campi, fai riferimento a Inviare un messaggio a contenuto remoto.
has_remote_content
details
Il messaggio ha contenuti remoti (titolo e corpo)
has_attachments
attachments
Solo per Enti Premium: il messaggio contiene allegati
Fai attenzione a rispettare i flag che dichiari: IO effettua un controllo di coerenza tra i flag che avevi indicato alla creazione del messaggio e le strutture presenti nella risposta dell'API di dettaglio al momento della sua fruizione in app
details
: titolo e corpo del messaggioDi seguito, un esempio di cosa puoi tornare nella struttura details
in caso di messaggio a contenuto remoto se avevi specificato has_remote_content=true
:
Ecco come apparirà in app il messaggio così impostato:
Il titolo mostrato nel messaggio con contenuto remoto può essere differente da quello che avevi indicato al momento della sua creazione (il campo subject
in Submit a Message passing the user fiscal_code in the request body): quest'ultimo, infatti, è utilizzato come titolo nell'elenco dei messaggi in app ed è statico.
Quando componi e trasmetti il testo del messaggio in formato markdown ricorda di impostare il charset UTF-8
(per garantire la corretta visualizzazione dei caratteri accentati) e utilizza la sequenza "\n\n
" per mandare a capo il testo creando un nuovo paragrafo.
Puoi usare i seguenti tag di formattazione del testo:
#
, ##
(seguiti da uno spazio) per le intestazioni
* per il corsivo
** per il grassetto
[Lorem Ipsum](https://mio.sito) per i link
attachments
: allegati PDFSe la tua organizzazione ha sottoscritto l'accordo Premium, ecco un esempio di cosa puoi indicare se nella struttura details
avevi specificato has_remote_content=true
:
Nella tabella puoi trovare il significato di ciascun campo:
id
stringa
IO richiede che il campo id
debba contenere un identificativo del singolo allegato che sia univoco all'interno del messaggio: è tua responsabilità definire questo campo e garantirne l'univocità presso i tuoi sistemi.
L'esempio riporta, a titolo esemplificativo, l'utilizzo di una GUID.
content_type
stringa enumerata
Deve contenere il valore "application/pdf
" in quanto IO accetta unicamente allegati in formato PDF conformi allo standard PDF/A-2a.
name
stringa (terminata in ".pdf")
url
stringa (in formato URL parziale)
Deve contenere il percorso relativo per il download dell’allegato. Questo perché IO scarica gli allegati tramite una richiesta GET
all'indirizzo {baseUrl}/messages/{id}/{url}
, dove:
baseUrl
è la parte comune comune (iniziale) degli endpoint che hai comunicato al team di IO in fase di condivisione delle informazioni di configurazione remota;
category
stringa enumerata
Deve contenere il valore "DOCUMENT"
Se hai sottoscritto l'Accordo Premium e nella risposta all'API di dettaglio illustrata nel capitolo precedente hai incluso i metadati di uno o più allegati, quando il destinatario del messaggio vorrà visualizzarli, IO recuperà il contenuto presso i tuoi sistemi componendo la URL di una chiamata GET
nel formato {baseUrl}/{id}/{url}
, dove:
baseUrl
è la parte comune (iniziale) degli endpoint che hai comunicato al team di IO in fase di impostazione delle informazioni di configurazione remota;
{url}
è il completamento della baseUrl
specifico per l'allegato in questione, come restituito nei metadati con l'API di dettaglio.
L'API deve restituire lo stream di byte del file allegato in formato application/octet-stream
binario.
IO garantisce che il codice fiscale nella request corrisponda a quello dell'utente che sta provando a recuperare i dati del messaggio. Il codice fiscale viene inviato attraverso l'header fiscal_code
.
È responsabilità dell'Ente individuare correttamente il codice fiscale dell'utente.
Tutte le API qui descritte prevedono opzionalmente una serie di header denominati "x-pagopa-lollipop-...
" e due header di "signature
": tali header sono riservati per l'utilizzo di un sistema di certificazione del dispositivo del destinatario di prossima introduzione, per il quale riceverai opportuna comunicazione e documentazione.
Per il momento, puoi ignorarne la presenza nelle specifiche ma ti raccomandiamo di non impedirne esplicitamente la ricezione da parte di IO.
Se in fase di avevi incluso il flag , al momento della richiesta di visualizzazione in app da parte del destinatario IO dovrà recuperare titolo e testo delle precondizioni da mostrare prima di procedere con l'apertura vera e propria del messaggio; lo farà con una chiamata GET
con cui passerà ai tuoi sistemi:
l'id
di correlazione remota che avevi indicato nel blocco in fase di invio del messaggio;
IO utilizzerà la base_url
, che avevi comunicato in fase di impostazione delle informazioni di configurazione remota, e l'identificativo di correlazione, che avevi specificato nel blocco in fase di invio del messaggio, per comporre una chiamata GET nella forma {base_url}/messages/{id}/precondition:
Se in fase di avevi incluso il flag o, essendo un Ente Premium, il flag , IO dovrà recuperare il contenuto del messaggio dai tuoi sistemi al momento della sua visualizzazione in app, e userà l'API qui descritta; lo farà con una chiamata GET
con cui ti restituirà:
l'id
di correlazione remota che avevi indicato nel blocco in fase di invio del messaggio;
IO utilizzerà la base_url
, che avevi comunicato al team di IO in fase di impostazione delle informazioni di configurazione remota, e l'identificativo di correlazione, che avevi specificato nel blocco in fase di invio del messaggio, per comporre una chiamata GET nella forma {base_url}/messages/{id}:
A seconda dei flag che avevi specificato in al momento della , in risposta all'API dovrai includere:
Ti ricordiamo che ai sensi delle Linee Guida IO non deve includere informazioni sensibili nel titolo del messaggio, e ove necessarie nel corpo dovranno rispettare il principio di minimizzazione.
Deve contenere il nome dell'allegato come comparirà nel messaggio, all'interno della sezione "Allegati": sceglilo con cura in modo da comunicare correttamente con il tuo destinatario. È obbligatorio aggiungere sempre la desinenza ".pdf".
id
è l'identificativo di correlazione remota che avevi specificato nel blocco in fase di invio del messaggio
{id}
è l'identificativo che avevi specificato nel blocco in fase di invio del messaggio;
Fai attenzione: in questo caso l'identificativo univoco è l'id
di correlazione remota che avevi indicato in in occasione dell'invio del messaggio.
Returns the precondition associated to the Remote Content message with the provided message ID. User's fiscal code is required as header parameter.
ID of the Remote Content message.
OK
The title to be rendered in App
The markdown content to be rendered in App
Returns the Remote Content message with the provided message ID. User's fiscal code is required as header parameter.
ID of the Remote Content message.
Success
Returns the Remote Content message with the provided message ID. User's fiscal code is required as header parameter.
ID of the Remote Content message.
Found